I Fiori Blu

Raymond Queneau

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Tonakai
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    La mattina del 25 settembre del 1264 il Duca d'Auge sale in cima al torrione del suo castello ed osserva lo spettacolo di Unni, Galli, Romani ed altri accampati alla rinfusa: i residui del disfacimento della storia. Oppresso dalla tristezza della storia, decide di partire («Qui il fango è fatto dei nostri fiori. -...dei nostri fiori blu, lo so»). Parte quindi verso la capitale, con i suoi due cavalli parlanti Sten e Stef ed il paggio Mouscaillot. Giunto alla capitale, si rifiuta di partecipare alla nuova crociata.

    Viene scambiato per uno stregone dalla folla che si è accorta dei cavalli parlanti, uccide duecentosedici di loro, e torna al suo castello. Si rimette in viaggio per chiedere a Carlo VII di Francia di liberare Gilles de Rais. Lo ritroviamo nel suo castello, che riceve l'abate Onesiforo Biroton ed il diacono Riphinte appena tornati dal concilio che ha deposto papa Eugenio IV; quindi si smarrisce durante una battuta di caccia, trovando poi una baita nella quale riceve buona accoglienza da Russula, figlia di un taglialegna, che sposa. Parte quindi per partecipare agli Stati Generali, si smarrisce di nuovo durante un acquazzone e si riscalda nell'abitazione dell'alchimista Timoleo Timoleo, che prende al proprio servizio.

    In seguito ad una discussione con Riphinte (che nel frattempo è diventato abate, mentre Biroton è diventato vescovo), sostiene l'esistenza dei preadamiti, e per provarla si rimette in viaggio. Si mette a dipingere graffiti nelle grotte, che gli studiosi scambieranno per testimonianze dell'esistenza degli uomini primitivi, riuscendo anche a ingannare Riphinte. Dopo la presa della Bastiglia trova rifugio in Spagna.

    Tutto ciò accade durante le frequenti immersioni oniriche di Cidrolin, il quale vive con la figlia Lamelia che sostituisce, dopo il suo matrimonio con un dipendente di trasporti pubblici, con Lalice, una ragazza indicatagli dal suo amico Albert. Le sue uniche occupazioni di Cidrolin sono bere essenza di finocchio e cancellare la scritta «assassino» che un ignoto si ostina a tracciare sul cancello vicino al suo barcone (Cidrolin ha fatto diciotto mesi di carcere, pur essendo innocente).

    Un giorno s’imbatte nel Duca d'Auge e nel suo seguito, che cerca inutilmente un posto nel camping presso il barcone. Decide di ospitarlo sul suo barcone. Per ricambiare l'ospitalità, il Duca si apposta per scoprire il colpevole delle scritte offensive sul cancello. Cattura Labal, il custode del camping, il quale sostiene invece di essersi appostato a sua volta per scoprire il colpevole, costretto a ciò dal suo compito di piccolo giustiziere che non sogna mai, sempre intento a pensare.

    Rilasciato da Cidrolin, l'uomo si apposta di nuovo per dimostrare la propria innocenza, e scopre che il colpevole delle scritte è lo stesso Cidrolin: il quale si giustifica dicendo che ciò gli consentiva qualche occupazione. Lalice, delusa, decide di abbandonarlo, ma poi torna su suoi passi. Il palazzo in costruzione di fronte al barcone crolla uccidendo Labal, che si era fatto assumere come portiere per meglio osservare Cidrolin. Nel crollo anche i mezzi del Duca d'Auge sono stati distrutti.

    Quindi anche i due cavalli vengono ospitati nell'Arca (questo è il nome del barcone), insieme a Biroton e Riphinte, che sono sopraggiunti. Il Duca d'Auge stacca gli ormeggi e parte con l'Arca, mentre Cidrolin e Lalice raggiungono la riva con un canotto. Comincia a piovere, e continua così per giorni, finché l'Arca si arena su una torre. Il giorno dopo il Duca si sveglia. «Si avvicinò ai merli per considerare un attimo la situazione storica. Uno strato di fango ricopriva ancora la terra, ma qua è là piccoli fiori blu stavano già sbocciando.»

    Frase ricorrente del Duca e di Cidrolin: «E anche questa l'ho in quel posto»

    trama da Wikipedia.

    credo da questa trama non si capisca nulla, ma scrivere una trama a questo romanzo è una cosa impossibile.
    C'è il Duca D'Auge che prosegue nel tempo ripercorrendo la storia della Francia, arrivando ad incrociare la vita di Cidrolin sempre fermo nello stesso punto.

    L'arma di questo romanzo è di certo lo humor, uno humor un po' nero devo dire.
    Io l'ho amato, alla follia. :3 Altre persone che l'hanno letto mi hanno detto che non l'hanno capito, e che l'hanno trovato orribile.
    o lo ami o lo odi. xD

    l'avete letto? *__________*
     
    Top
    .
  2. Lovely~Marta
     
    .

    User deleted


    io sinceramente no tona, poi se è troppo cupo nn fa x me
     
    Top
    .
  3. Tonakai
     
    .

    User deleted


    no, non è cupo anzi. però il duca fa dello humor un po' strano ^^

    ad esempio con la ragazza che poi diventa sua moglie, scherza sul far diventare il babbo la loro cena da mangiare con la polenta ^^"""

    casomai poi metto qualche citazione cretina che si trova nel libro, così capite ^^
     
    Top
    .
  4. Lovely~Marta
     
    .

    User deleted


    ahhh vabbe allora è divertente =)
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Admin
    Posts
    16,373
    Location
    Latina

    Status
    Ghost
    non avevo notato il topic! il libro non l'ho letto..ma credo ci farò un pensierino XD
     
    Top
    .
4 replies since 2/8/2009, 17:08   100 views
  Share  
.